Avvistamenti UFO da parte di
piloti.
|
|
Premessa
|
Se, come e' indisputabile, l'incredibile annata 1978 trova per molti motivi i
suoi logici prodromi nei mesi conclusivi dell'anno precedente, allora non si
puo' parlare dei casi UFO/aerei del 1978 senza prima aver citato quello che al
di la' di ogni dubbio e' senz'altro uno dei casi piu' significativi dell'intera
storia ufologica italiana, avvenuto presso l'aeroporto di Cagliari Elmas il 27
ottobre 1977. Questo importante e notissimo caso si inserisce in realta' in un
mini-flap che tra la fine di ottobre e i primi di novembre del 1977 interesso'
la Sardegna e, assieme ad altri importanti fatti avvenuti lungo tutta la
penisola, costitui' una sorta di "trampolino di lancio" per quel fenomeno, non
solo meramente ufologico ma anche di costume, che sarebbe poi stato l'anno
1978.
|
I fatti cui ci riferiamo sono ben conosciuti ma vale la pena di richiamarli
brevemente alla memoria. Alle ore 17.30 del 27 ottobre 1977 dall'aeroporto di
Cagliari Elmas decollano, per una missione di addestramento al volo notturno,
tre elicotteri Agusta-Bell AB-205 del 21^ Gruppo Squadroni "Orsa Maggiore"
dell'A.L.E. (Aviazione Leggera dell'Esercito, oggi AV.ES., Aviazione
dell'Esercito) con a bordo i seguenti equipaggi: Maggiore Francesco Z. e Tenente
Antonio R., Capitano Romolo R. e Sergente Maggiore Antonio P., Sergente Maggiore
Aldo D. M. e Sergente Corrado G. Passano pochi minuti quando, alle 17.48, il
Maggiore Francesco Z. vede di fronte a se', pressapoco alla stessa quota (circa
500 metri), un "cerchio molto luminoso" di colore rosso-arancione. Pensando che
si tratti dei gas di scarico di un jet militare decollato dalla vicina base di
Decimomannu, Francesco Z. non da' molta importanza alla cosa, anche perche' dopo
pochi secondi la fonte luminosa sparisce dalla vista. Il Maggiore Francesco
Z. chiede agli altri militari se anch'essi abbiano visto la "cosa" e risulta che
solo da un elicottero, quello di Romolo R. e Antonio P., essa non e' stata
avvistata. Chieste informazioni alla Torre di controllo, la risposta e' che non
risultano aerei in volo nella zona. La missione dei tre elicotteri continua
quando alle 18.50, sul fianco destro dell'elicottero di Francesco Z. e alla
stessa quota (circa 1.000 metri) riappare il cerchio o disco luminoso. Come la
volta precedente, anche ora esso viene avvistato solo dall'elicottero del Magg.
Francesco Z. e da quello del Serg. Magg. Aldo D. M.. Francesco Z. chiama la
Torre, dalla quale rispondono che il globo luminoso viene tenuto sotto
osservazione a mezzo binocolo e che continuano a non risultare altri aeromobili
in volo. L'intruso resta "in formazione" con gli elicotteri per quattro minuti,
poi prende quota con una virata di 180 gradi e scompare. Tornato a terra, il
Magg. Francesco Z. apprendera' che il personale della Torre ha seguito
l'oggetto, sempre col binocolo, fino ad una quota approssimativa di 10.000
metri. Da indagini successive risultera' poi che altri testimoni a terra,
militari e civili, hanno potuto osservare il globo luminoso. L'unica
possibile spiegazione del fatto, in seguito "ufficializzata" in maniera alquanto
sibillina dalle Autorita' militari, resta quella del jet militare impegnato in
un'esercitazione: ma tale spiegazione, che fa gridare allo scandalo gli ambienti
ufologici, resta tutta da dimostrare. Comunque non finisce qui: nei giorni
successivi fino ai primi di novembre gli avvistamenti UFO in Sardegna
continuano, coinvolgendo piloti (compreso il pilota di un F-104G della Luftwaffe
il giorno 3 presso Capo Frasca) e personale di terra dell'Aeronautica
Militare.
|
Ma veniamo ora alla casistica relativa all'anno 1978.
|
Casistica incontri UFO/piloti in volo nel 1978
|
NEI PRESSI DI ANCONA. META' FEBBRAIO 1978. Un "oggetto sconosciuto"
sarebbe stato segnalato da personale militare (A.M.) nei pressi di Ancona. Un
velivolo civile e uno militare sarebbero stati superati in volo da un "oggetto
sconosciuto". Fonte: C.U.N. 1978 - non verificata (informazione ripresa da R.
Pinotti nel suo libro "UFO Scacchiere Italia", pag. 350). CATALOGO AIRCAT n.
56.
|
VARIE LOCALITA' ITALIANE. 9/3/1978. A partire dalle ore 19.34 gli
equipaggi di due aeromobili militari e quattro commerciali (uno italiano e tre
stranieri) riferiscono l'avvistamento di un bagliore verde molto luminoso,
somigliante come tipologia ad un razzo di segnalazione. La prima informazione in
proposito viene alle 19.34 da Potenza Picena, che segnala come dalla Mix-368
(volo militare) sia stato comunicato l'avvistamento a breve distanza di un
fenomeno luminoso (tipo razzo o bengala di colore verde) in oscillazione, salita
e discesa come per intercettazione, in localita' Monte Gargiano (Terni). Alle
19.35 la Mix-759, altro volo militare in circuito di atterraggio su Istrana
(TV), avvista a Sud-Sud-Ovest verso Bologna un fenomeno luminoso di tipo analogo
al precedente, ma questa volta di colore rosso. Alle 19.37 la Mix-368 riporta a
Potenza Picena di ritenere di essere stata fatta oggetto di intercettazione da
parte di un razzo o bengala verde che sale e scende vicino alla sua posizione in
localita' Pizzo di Seve (15 miglia nautiche a Nord-Ovest del Gran Sasso). Alle
19.38 il pilota del volo ITAVIA IH 662 Ciampino-Treviso (Com.te Luciano A.)
riferisce a Milano 2 ATCC - non senza una certa emozione - di aver avvistato
vicino al proprio velivolo un oggetto luminoso di grosse dimensioni di colore
verde tipo bengala. In quel momento l'IH 662 si trova a 75 miglia nautiche a
Sud-Est di Vicenza. Alle 19.40 Milano 2 ATCC riceve notizia dell'avvistamento di
un oggetto luminoso verde di grosse dimensioni su Ancona. Riportano
l'avvistamento i piloti di tre voli commerciali: KM 132 Malta-Vienna, Olympic
Airways 1321 Ginevra-Atene e Air France 132 Lione-Tel Aviv. La documentazione
relativa a questi avvistamenti viene trasmessa dallo Stato Maggiore della Difesa
al Centro Ufologico Nazionale (CUN), al Comitato Nazionale Indipendente per lo
Studio dei Fenomeni Aerei Anomali (CNIFAA) e ad un gruppo minore con sede a
Genova e facente capo ai fratelli Mantero in data 8 maggio 1978. Inchiesta
in corso CISU Emilia-Romagna CATALOGO AIRCAT n. 7.
|
PRESSO CAGLIARI. APRILE 1978. Secondo una fonte non verificata, un
pilota militare avrebbe segnalato all'aeroporto di Cagliari l'avvistamento di un
oggetto volante luminoso. CATALOGO AIRCAT n. 78.
|
ACIREALE. 4/6/1978. Notizia ripresa da "UFO - Ai confini della
realta'", Dossier JP4 (supplemento al n. 2/86 di "JP4 Mensile di Aeronautica"),
pag. 33, senza ulteriori verifiche: "Un velivolo dell'Aero Club di Catania, con
a bordo quattro piloti con piu' di 2.000 ore di volo, mentre si trova in volo
sulla verticale di Acireale, a circa 10.000 piedi, in contatto radar, viene
raggiunto e superato da un sigaro argenteo, senza finestrini che, fulmineo,
scompare dentro una nuvola. Nessun rumore. Il radar non vede nulla". CATALOGO
AIRCAT N. 74.
|
AEROPORTO DI AMENDOLA (FOGGIA). 6/6/1978. Tre ufficiali piloti
dell'Aeronautica Militare a bordo di due addestratori G-91T della 60^ Brigata
Aerea avvistano, durante una missione di addestramento notturno, un oggetto
luminoso di colore rosso-arancione stazionare sulla periferia Nord-Ovest di
Foggia. Uno dei piloti, ottenuta l'autorizzazione a dirigersi verso la fonte
luminosa sconosciuta, arriva fino a circa due miglia da essa prima che questa
cominci a muoversi in direzione di Lucera. Essendo carente di autonomia, il
pilota decide a questo punto di invertire la rotta e rientrare alla base.
Immediatamente la luce torna indietro, seguendo l'aereo e riportandosi sulla
periferia di Foggia (questa sequenza di avvenimenti e' confermata dall'allievo
pilota imbarcato sullo stesso aereo). Di questi avvenimenti esiste anche una
conferma del radar GCA di Amendola, che riporta una traccia per 4-5 battute a
una distanza di 13/14 miglia dal campo nella direzione indicata dal pilota. Il
controllore in servizio in quel momento esce dalla torre e nota, come pure altri
colleghi di turno da lui chiamati, una luce rossastra che si sposta ora sulla
destra ora sulla sinistra della citta' di Foggia. CATALOGO AIRCAT N. 210.
|
A SUD DI VERONA. 21/8/1978. Alle 21.50 un caccia F-104 proveniente
dalla base aerea di Istrana (TV) ed in navigazione a sud di Verona (ma gia' in
provincia di Mantova) viene sorvolato, mentre si trova a 7.000 metri di quota,
da da una luce a velocita' vertiginosa in direzione Nord. Il pilota avrebbe
avvertito, in quel momento, un forte ronzio. Fonte riservata, non altrimenti
verificata. CATALOGO AIRCAT N. 136.
|
ZONA DI GHEDI (BS). 15/9/78. Alle ore 21.30 tre piloti di velivoli
civili avrebbero osservato un UFO dai contorni sfumati dotato di luci di vario
colore (verdi, rosse e forse anche gialle.). Fonte riservata, non altrimenti
verificata. CATALOGO AIRCAT N. 158.
|
PRESSO ROMA. 15/9/1978. Il pilota di un DC-9 di linea comunica di
essere stato superato da un oggetto luminoso a forma di V rovesciata poco prima
delle ore 6.00 del mattino, confermando cosi' lo stesso avvistamento effettuato
da centinaia di cittadini pochi attimi prima. Varie le spiegazioni convenzionali
avanzate, tra cui un rientro satellitare in atmosfera. CATALOGO AIRCAT N.
155.
|
LIGURIA. SETTEMBRE 1978. Il Ten.Col. A.M. Giulio M., ai comandi di
un caccia F-104 appartenente al 21^ Gruppo CIO di Cameri (NO), sta compiendo una
missione notturna con destinazione Piacenza. All'altezza della Liguria egli nota
una luce bianca grande e intensa e ne rimane cosi' impressionato da chiedere via
radio l'autorizzazione ad intercettarla. Ottenuta l'autorizzazione richiesta,
egli punta decisamente in direzione della luce sconosciuta. Dopo circa 20
minuti, dando ancora la luce l'impressione percettiva di essere fissa e di
rimanere alla stessa distanza, il pilota deve abbandonare l'inseguimento essendo
giunto ai limiti della propria autonomia di volo. Inchiesta CISU Lombardia e
Piemonte CATALOGO AIRCAT N. 38.
|
NAPOLI. 16/9/1978. Cittadini napoletani avvistano un oggetto
argenteo che lascia una scia giallastra sorvolare il Vesuvio per poi
allontanarsi. Voci non confermate riferiscono che quella stessa notte alcuni
piloti, al rientro, avrebbero parlato di avvistamenti di oggetti volanti
sconosciuti. Fonti giornalistiche ("Il Mattino" di Napoli del 24/9/78) citate
dal Giornale dei Misteri n. 103, ottobre 1979. CATALOGO AIRCAT N. 10.
|
BASE AEREA DI GIOIA DEL COLLE (BA). 26/10/1978. Dopo che nella
serata del giorno precedente una traccia misteriosa e' stata rilevata per una
decina di minuti dal radar dell'aeroporto, due caccia F-104 del 36^ Stormo A.M.
ivi dislocato vengono fatti decollare su allarme per intercettare una luce
intensissima e molto grande quasi ferma in direzione della pista. Raggiunta la
quota massima possibile, i piloti si rendono conto che il corpo misterioso si
trova molto piu' in alto e desistono dall'inseguimento. Inchiesta CISU
Puglia CATALOGO AIRCAT N. 96.
|
VERTICALE DI CERI (TARQUINIA). NOVEMBRE 1978. Ai primi di novembre,
i piloti di due aerei commerciali in fase di avvicinamento all'aeroporto di
Fiumicino (un DC-8 Alitalia e un B-707 di una compagnia araba) informano la
torre di controllo aeroportuale di essere stati abbagliati da un fascio di luce
arancione molto vivo e intenso. La notizia viene riportata con risalto a seguito
di un fatto accaduto nei giorni successivi, per la precisione il 12 novembre,
quando un oggetto "grande, velocissimo, silenzioso e di colore rosso-arancione"
viene avvistato da almeno dieci testimoni a terra (appartenenti all'Aeronautica
Militare) mentre attraversa il corridoio aereo da ovest verso est. CATALOGO
AIRCAT N. 57.
|
AEROPORTO CIVILE DI TREVISO. 22/11/1978. Il ricercatore Antonio
Chiumiento pubblica, su un settimanale veneto, la notizia di un presunto caso
radar/visuale svoltosi sulla verticale dell'aeroporto civile di Treviso
riguardante l'apparizione di due oggetti di forma romboidale, di una luminosita'
gialla molto intensa e che da terra apparivano grandi "come aerei". Due caccia
F-104 sarebbero decollati su allarme dalla vicina base aerea di Istrana (TV) e
avrebbero inseguito gli oggetti fin quasi alla verticale di Ronchi dei
Legionari. L'informatore di Chiumiento e' ovviamente segreto e nessuna conferma
viene fornita sullo svolgimento deifatti dagli enti militari (centro radar di
Treviso, Comando I Regione Aerea di Milano) interpellati in proposito
dall'ufologo. CATALOGO AIRCAT N. 131.
|
INSEGUIMENTO UFO DALLA PUGLIA AL VENETO. OTTOBRE (?) 1978. Due
piloti in addestramento decollati da Brindisi notano due oggetti ad una quota di
6.000 metri, con cielo sereno e visibilita' perfetta. Gli oggetti non appaiono
sui radar di bordo ne' su quelli di terra, che tracciano invece regolarmente i
due aerei. I piloti inseguono, senza mai poterli avvicinare, i due UFO fino ai
confini tra l'Emilia e il Veneto, dove debbono abbandonare la caccia per
problemi di autonomia. Fonte: "Il Messaggero", cronaca di Macerata,
11/12/78. CATALOGO AIRCAT N. 58.
|
PRESSO BASE AEREA DI ISTRANA (TV). DICEMBRE 1978. Un ufficiale
pilota dell'Aeronautica Militare, intervistato nel 1994-95 dal ricercatore Marco
Bianchini, riferisce un incontro aereo con un UFO avvenuto nel dicembre 1978.
Tre caccia F-104 in esercitazione di intercettazione vennero vettorati dal radar
di terra verso un contatto sconosciuto, che si rivelo' essere un oggetto
luminoso di forma rettangolare. L'oggetto venne tracciato dai radar di bordo dei
tre aerei e osservato visualmente da due dei tre piloti. Il testimone
intervistato da Bianchini non vide l'oggetto perche' si trovava piu' lontano
rispetto ai due colleghi, ma segui' comunque la vicenda sullo schermo del suo
radar di bordo e mantenendosi in contatto radio con gli altri due F-104.
L'inseguimento ebbe termine quando l'oggetto si diresse repentinamente verso
Padova ad altissima velocita'. Inchiesta CISU Toscana CATALOGO AIRCAT N.
106.
|
PRESSO VOGHERA. 1978 (DATA IMPRECISATA). Il pilota commerciale A.C.
si mette in contatto telefonicamente, in data 30/5/1994, con una trasmissione
televisiva RAI dedicata all'argomento UFO per raccontare una sua esperienza di
avvistamento in volo avvenuta nel 1978. Grazie ad una presa di contatto
preliminare da parte di Edoardo Russo, il curatore del Progetto AIRCAT (CISU)
effettua tre interviste telefoniche col testimone nel corso del 1995. Il caso
sembra molto interessante: il testimone ed un collega (co-pilota) erano ai
comandi di un jet executive che stava trasportando passeggeri V.I.P. (che non si
accorsero di nulla e, a detta di A.C., non vennero coinvolti dai piloti per
timore che si spaventassero) e si trovava in holding sopra Voghera quando
notarono ad una certa distanza una luce verde che accompagnava il volo
dell'aeroplano. La luce seguiva l'aereo in ogni sua virata ed era cosi' forte da
illuminare di verde tutto cio' che si trovava in cabina. Ci furono inoltre le
conferme (visive) dei piloti di due voli Alitalia, uno a quota piu' alta e uno a
quota piu' bassa, oltre alla conferma del radar di terra, che localizzo'
l'oggetto a due miglia e mezzo dall'aereo di A.C. L'oggetto, dopo qualche
minuto, si eclisso' all'improvviso tra una battuta e l'altra del radar, con una
velocita' e soprattutto un'accelerazione molto rilevanti. Inchiesta CISU
Emilia-Romagna e Piemonte CATALOGO AIRCAT N. 165.
|
Ulteriore casistica e sintesi conclusiva
|
In aggiunta alla casistica sopra elencata e per completare il quadro
d'insieme, ricordiamo inoltre che nel catalogo del Progetto AIRCAT sono elencati
anche, sempre in riferimento all'anno 1978:
|
11 casi di avvistamento da terra, da parte di privati cittadini, di UFO e
aerei insieme (con interazioni di vario tipo); 2 casi di anomalie
elettromagnetiche di natura sconosciuta sulle strumentazioni di bordo di
aeromobili; 1 caso sicuramente identificato come pallone sonda. Infine
il 23/12/1978, una decina di minuti prima che si verificasse il disastro aereo
presso l'aeroporto siciliano di Punta Raisi (aeromobile DC-9/30 I-DIKQ Alitalia)
costato la vita a 108 persone, una luce sconosciuta sarebbe stata avvistata da
terra a Palermo. Non esistono motivi per supporre una qualche oggettiva
connessione - se non temporale e geografica - tra i due fatti, nondimeno in
certi ambienti ufologici si e' cercato di avvalorare la tesi di un effettivo
coinvolgimento della luce sconosciuta nella dinamica del disastro aereo.
|
Tornando a fatti piu' concreti ed in particolare ai casi di avvistamento in
volo elencati in precedenza, a titolo di riepilogo possiamo evidenziare quanto
segue: |
|
AVVISTAMENTI UFO RIPORTATI DA PILOTI IN VOLO E CATALOGATI DAL PROGETTO AIRCAT
(CISU): 16 CASI |
TIPOLOGIA DEI TESTIMONI: |
MILITARI: 8 CASI CIVILI: 5 CASI MILITARI/CIVILI: 2 CASI DATO
SCONOSCIUTO: 1 CASO |
CONFERMA RADAR: 3 CASI (+ 1 NON CONFERMATO) |
CASI DI PARTICOLARE RILEVANZA (INCHIESTA CISU E/O DATI DI FONTE
UFFICIALE): 6 CASI (DI CUI 3 RADAR/VISUALI) |
Come si puo' vedere, quindi, anche la casistica relativa agli avvistamenti
effettuati da piloti in volo contribuisce in maniera sostanziale a fare del 1978
l'anno eccezionale che, nell'ottica della ricerca ufologica, tutti ricordiamo.
E' doveroso notare come la rilevante quantita' di informazioni raccolte su
alcuni dei casi sopra elencati sia conseguenza di un importante lavoro di
indagine portato a compimento da soci attivi del CISU, con estrema competenza e
professionalita'. A tutti questi colleghi, ma soprattutto amici, il curatore del
Progetto AIRCAT approfitta della presente occasione per rivolgere un caloroso
ringraziamento per l'impegno profuso nel far si' che tanti dati e informazioni
di cosi' grande rilevanza non cadessero nell'oblio ma fossero, viceversa,
raccolti e conservati a beneficio delle attuali e delle future generazioni di
ricercatori. E questo vale a maggiore ragione quando si prende in esame
un'annata cosi' intrigante, per la nostra storia ufologica, come quella del
1978. |
Post-conclusione - Altrove... |
La presente relazione e' centrata sulla casistica italiana e quindi non
intende entrare nel merito di quella estera, peraltro anch'essa alquanto
rilevante nell'anno in questione. C'e' pero' un caso che ha comunque per certi
versi a che fare col nostro Paese, in quanto riguarda un "italiano all'estero":
mi pare quindi corretto concludere questa panoramica sugli avvistamenti UFO dei
piloti nel 1978 richiamando alla memoria il famoso caso V., anche per la grande
risonanza all'epoca datagli dai media di tutto il mondo (Italia compresa,
ovviamente). |
Il 21 ottobre 1978 alle ore 18.19 decolla dall'aeroporto di Moorabbin
(Melbourne) un piccolo Cessna 182 da diporto pilotato dal ventenne Frederick V.,
famiglia di origine friulana trapiantata in Australia e istruttore di volo
presso l'Air Training Corps (ma relativamente inesperto nel volo notturno).
Frederick e' inoltre un grande appassionato di UFO. Il piano di volo del piccolo
aereo prevede, superato Cape Otway, un tratto di volo sul mare attraverso lo
Stretto di Bass fino alla King Island, con arrivo previsto alle ore 19.28. Ma e'
destino che Frederick V. non debba raggiungere la sua destinazione. Alle 19.06
egli invia un primo messaggio radio al controllo di Melbourne affermando di
essere appena stato sorvolato a circa 1000 piedi da un grande "aereo" con
quattro forti luci che sembrano fari di atterraggio e chiedendo se vi sia
traffico noto nelle sue vicinanze. La torre risponde negativamente e chiede al
pilota di confermare di non essere in grado di identificare l'aereo. La risposta
e' affermativa. Alle 19.08, V. comunica che l'oggetto gli si sta avvicinando da
est, come se stesse "giocando", e conferma di non poterlo ancora identificare.
Ore 19.09: "Non e' un aereo. E'..." (qui la registrazione divulgata
successivamente alla stampa ha una breve interruzione). La descrizione
dell'oggetto e' quella di una forma allungata che ora punta direttamente
sull'aereo. Il Cessna vola in cerchio e la "cosa" fa lo stesso sulla sua
verticale. Ha una luce verde ed una specie di luce "metallica" all'esterno. Alle
19.12 il pilota comunica che il motore tossisce e sta perdendo colpi. L'aereo
sconosciuto gli si trova sopra. V. comunica di voler procedere verso King
Island. A questo punto il controllore di volo sente un rumore metallico
prolungato per 17 secondi, poi il contatto radio si interrompe. Le ricerche
iniziano immediatamente e proseguono per alcuni giorni, senza alcun esito.
L'aereo ed il suo pilota si sono volatilizzati. Diverse ipotesi sono state fatte
per spiegare la sparizione di Frederick V., e le piu' circostanziate sono
raccolte dal ricercatore statunitense Richard Haines nel suo libro "Melbourne
Episode: Case Study of a Missing Pilot". Si va dal possibile disorientamento del
pilota - poco abituato ai voli notturni - con conseguente inabissamento
dell'aereo nell'Oceano, alla vera e propria montatura, con Frederick V. che
avrebbe coscientemente deviato dalla rotta prevista per sparire, col suo aereo,
verso una destinazione ignota e una nuova vita. Non mancano pero' ipotesi piu'
esotiche, come il casuale coinvolgimento di V. in un esperimento statunitense
collegato alle "guerre stellari" o come, e non poteva essere altrimenti,
l'incontro (con conseguente rapimento) con un vero e proprio ordigno di
provenienza extraterrestre. In anni recenti ricercatori australiani hanno
raccolto testimonianze di persone che, mentre si svolgeva il dramma di Frederick
V., avrebbero visto un aereo e una luce verde che volava sopra di esso. E'
evidente che questi nuovi sviluppi rendono piu' credibile lo svolgersi degli
avvenimenti riportato via radio dal giovane pilota e lo scenario dell'incontro
con un aeromobile sconosciuto. Non tutti pero' ne sono convinti, e c'e' chi
continua a propendere per un'ipotesi molto piu' convenzionale (disastro aereo o
fuga volontaria). Una cosa comunque e' certa al di fuori di ogni dubbio: da
quella sera del 21 ottobre 1978 nessuno ha piu' visto Frederick V. ne' il suo
aereo. |