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Il Cittadino
30 gennaio 2009, 19:35
di Ivan Meacci
SARTEANO. Nella famosa necropoli etrusca delle Pianacce, quella della tomba
della “Quadriga Infernale” - considerata una delle più importanti scoperte del
mondo dell’archeologia degli ultimi anni - sono state rinvenute delle fondamenta
etrusche risalenti con molta probabilità al IV secolo a.C., l'epoca del grande
re etrusco Porsenna.
La cosa "interessante" è che queste fondamenta sono state ritrovate - ancora una
volta - proprio sul punto esatto dove, Stefano Romagnoli (l'Indiana Jones
toscano tante volte richiamato dalla cronaca non solo locale), 13 anni or sono,
aveva dichiarato alla Prefettura (nella persona del Procuratore Longobardo) e
all’attuale direttore del Museo di Chianciano, Giulio Paolucci (allora
responsabile onorario dei Beni Archeologici della Toscana), di aver individuato
senza dubbio l'ubicazione del mausoleo della “mitica” tomba del Re Porsenna.
Esiste un poderoso dossier con fotografie negli atti della Procura di
Montepulciano inerenti ad un “famoso” sopralluogo fatto dal magistrato in
compagnia del Soprintendente e dello stesso Romagnoli.
La cosa certa, per adesso - se non si vuole credere alla possibilità del
mausoleo di Porsenna - è che un secondo importantissimo ritrovamento è stato
fatto alle Pianacce. Dopo il clamoroso ritrovamento della "Quadriga
Infernale" che risale al 2001, le ipotesi di una importantissima necropoli,
degna del mausoleo di Porsenna, si fanno sempre più concrete.
La "posizione" delle Pianacce, del resto, è già un indizio, come sosteneva
Stefano Romagnoli.
L'appassionato sarteanese di archeologia, per ritrovare la tomba di Porsenna,
era partito dalle parole del Varrone ( storico romano): “Sepultus est, inquit,
sub Clusio… fra il Lago di Chiusi e la Solaia, in un luogo dove si vede sia
Chiusi che Roma…”. Romagnoli aveva tradotto il "sub Clusium" come "davanti a
Chiusi" e non come "sotto Chiusi": traduzione, quest'ultima, sostenuta dagli
studiosi.
Che si tratti o no della tomba di Porsenna, il fatto strano è che, una scoperta
che appare come importante e che potrebbe svelarsi importantissima sia taciuta,
e che, pur scavando da oltre un anno - non senza risultati - tutto taccia.
Eppure, a pensarci, l'annuncio di una nuova, importante scoperta proprio a due
passi dalla tanto famosa tomba della Quadriga Infernale, non potrebbe fare che
bene al turismo sarteanese e, perchè no, agli studi degli archeologi!
Che la scoperta non sia irrilevante lo dicono le dimensioni delle fondamenta:
una struttura circolare che, per datazione e forma, potrebbe essere proprio il
basamento del mausoleo del mitico Lucumone di Chiusi (della cui esistenza si
dice certo anche il celebre professore Angelo Vittorio Mira Bonomi). Quelle
fondamenta, del resto, sono da oltre un anno l’unico argomento di discussione
dell’intera comunità sarteanese. Una comunità che, nella sua quasi totalità, è
convinta che, in quel punto, già indicato da Stefano Romagnoli, davvero si
ergeva il mausoleo in onore di Porsenna. E, siccome in prossimità del mausoleo
deve per forza esserci anche il sepolcro del Re Porsenna (la mitica tomba con la
chioccia e i suoi 5.000 pulcini ed una carrozza trainata da cavalli, tutto a
grandezza naturale ed in oro zecchino), la cittadinanza non solo è disorientata,
dalla “strana” censura mediatica fatta su questo caso, ma comincia anche a
preoccuparsi del fatto che il sito sia lasciato, addirittura, incustodito ed
alla mercè dei numerosi tombaroli che a questa fantastica storia ci credono
eccome!