RACCOMANDATA A.R.

 

Sarteano, 10 settembre 2001

 

AL SOPRINTENTE ARCHEOLOGO

      PER LA TOSCANA

      Via della Pergola, 65

      50100 FIRENZE

 

e p.c.

- AL MINISTERO PER I BENI E LE

  ATTIVITA’ CULTURALI

  Direzione Generale per i Beni

  Archeologici

  Via Del Collegio Romano n.27

  00186 ROMA

 

- ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

   DI MONTEPULCIANO

 

 

            Formo la presente in nome e per conto dei signori Giancarlo Pellegrino, Vito De Jeso e Stefano Romagnoli, elettivamente domiciliati presso il mio studio, dai quali ho ricevuto incarico di intervenire a tutela dei loro interessi nella vicenda relativa al ritrovamento di una necropoli etrusca in Comune di Sarteano.

            Lo scorso 26.7.2001 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generali per i Beni Archeologici, che ci legge per conoscenza, trasmetteva a Codesta Soprintendenza, con nota n.GP2787/2001, l’esposto presentato dai miei assistiti all’Ill.mo Sig.Presidente della Repubblica, in ordine alle vicende ivi descritte ed a Voi già ben note.

            Con tale nota lo scrivente Ministero invitava espressamente Codesta Soprintendenza “ a dare diretto riscontro ai richiedenti, tenendo informata (quella) Direzione”.

            Nonostante tale esplicito invito, a tutt’oggi, i miei assistiti non hanno ricevuta alcuna Vostra risposta e, cosa ancora più grave, nessuna notizia è stata loro fornita in merito alle attività di scavo recentemente intraprese in località “Pianacce” dal Gruppo Geoarcheologico di Sarteano, sotto la direzione della Dott.ssa Minetti, con cui, proprio in questi giorni, si stanno riportando alla luce importanti sepolcri rinvenuti nei luoghi esatti a suo tempo indicati e documentati dai miei assistiti (prova di tale individuazione è anche contenuta anche nella copiosa documentazione agli atti del procedimento archiviato presso la Procura di Montepulciano).

            A questo deve aggiungersi la notizia, pubblicata anche da un giornale locale, dell’avvenuto ritrovamento, nella medesima località, di una tomba intatta che ha restituito alla luce importanti e preziosi reperti databili alla seconda metà del VI sec.a.C.. Anche di tale evento i miei assistiti non hanno ricevuto nessuna notizia e tantomeno nessun riconoscimento loro spettante per legge, posto che anche tale tomba è stata rinvenuta nel luogo esatto da loro precedentemente individuato e reso noto.

            Ciò premesso chiedo, anche ai sensi della L.241/90, un immediato Vostro riscontro volto a chiarire i fatti sopra denunciati e, nel contempo, a volermi comunicare il nome del funzionario responsabile del presente procedimento, avvertendoVi che, in mancanza, ho già ricevuto incarico di procedere a termini di legge.

 

                                                                       Avv. Lorenzo Rossi