A Sua Eccellenza Presidente della Repubblica
00137 ROMA
E per conoscenza: ANSA - AGENZIA DI STAMPA
Via Della
Dataria 94
00187 ROMA (RM)
ITALIA
Via di Monte
Savello 30
00186 Roma
Via della Mercede, 55
00187 Roma
Sarteano (SI)
Oggetto: Patrimonio Archeologico
Ci permettiamo di scrivere a Lei, in qualità di primo Cittadino Italiano, e rappresentante del popolo.
La forza di inviarLe questo esposto, ci viene data dalla nostra volontà di credere ancora nell’ onestà.
Siamo tre semplici lavoratori con la passione per l’ Archeologia (Etrusca, e altro), durante la scrittura di un nostro libro, facendo delle ricerche sul territorio, circa 6 anni fa abbiamo individuato molte necropoli, quindi di seguito abbiamo fatto un esposto a tutte le autorità competenti, compreso il Suo predecessore, (e rispettando tutte le leggi), dichiarammo il ritrovamento di tutte le necropoli individuate nel territorio del Comune di Sarteano (SI).
Tra le tante “tombe” che componevano le necropoli, ne figurava una di rilevante importanza: La Tomba del Re Etrusco Porsenna.
In seguito al nostro esposto la Procura della Repubblica di Montepulciano ci mise subito nel registro degli indagati, iniziando subito, (con l’ausilio di un perito valutatore archeologico (incaricato dallo Stato) , ed un rappresentante Ispettore onorario della Soprintendenza Archeologica locale, (quest’ultimo tra l’altro negava tutte le nostra affermazioni)) una serie di sopralluoghi atti a verificare la reale esistenza, ed importanza delle nostre scoperte, dopo molti sopralluoghi, con tanto di misurazioni e fotografie, il caso venne messo a verbale dalla Procura.
Dopo circa 6 mesi la Procura di Montepulciano ci ha prosciolti per non aver commesso nessun reato, e quindi confermando per la maggiore dei punti indicati la veritiera esistenza di componenti Archeologici, la Procura della Repubblica di Montepulciano ha tenuto anche una conferenza stampa riguardante il caso dei nostri ritrovamenti, durante la quale l’ ex Soprintendente (Nicosia) ha espresso brutti giudizi contro di noi, dimostrandosi arrabbiato per il fatto che noi non siamo andati direttamente da lui subito appena fatti i ritrovamenti, in poche parole ce lo avevamo chiaramente contro.
Adesso sono passati circa 6 anni, in questo arco di tempo sono cambiate quasi tutte le persone con incarichi agli uffici di competenza, il gruppo archeologico ha iniziato alcuni dei lavori di scavo (sicuramente usando le cartine da noi disegnate), nella zona da noi indicata come (Sepolcro del Re), gli scavi hanno già postato alla luce alcune delle tombe più piccole che circondano quella centrale molto più grande ed importante, portando oltretutto alla luce, circa una dozzina di vasi dipinti di rilevante importanza, ma a noi non ha mai fatto sapere niente nessuno, nemmeno una lettera, una parola, una richiesta di collaborazione.
La Soprintendenza locale ci evita, e a noi da l’idea che ci venga nascosto qualcosa.
Egregio Signor Presidente, ma anche Tutore della salvaguardia alla potenziale ricchezza Archeologica e Patrimonio artistico della nostra Nazione, sappiamo che molte di queste opere spariscono, e quasi sempre ne viene attribuita la colpa ai “tombaroli”, ma quali sono realmente questi tombaroli ?
Noi ci siamo rivolti a Lei come ultima ancora, in quanto la nostra impressione è quella che, pur di non darci il riconoscimento per i ritrovamenti, la Soprintendenza locale cercherà tutte le vie possibili, concludendo la vicenda con una dichiarazione tipo:
dopo vari tentativi la Soprintendenza ha finalmente individuato la Famosa Tomba……..
oppure: le indicazioni dei tre ritrovatori erano troppo vaghe…….
ed anche: l’ingresso del Sepolcro si trovava da un’altra parte.
Mentre invece 6 anni fa noi abbiamo fatto con la Procura delle fotografie sui punti precisi da scavare con un errore di circa 1 metro.
Egregio Signor PRESIDENTE noi siamo onesti, ma no stupidi, e faremo l’impossibile per impedire che ci venga strappato via il riconoscimento delle scoperte da noi fatte, tanto valeva allora aver indicato certe cose ai tombaroli, i quali sarebbero stati felicissimi di avere tutte le nostre precise indicazioni per i loro scavi notturni, ed inoltre noi avremmo avuto sicuramente un migliore trattamento di quello che ci ha riservato la Soprintendenza locale.
Naturalmente Signor Presidente se avesse dei dubbi o chiarimenti Lei potrebbe consultare i verbali di sopralluogo effettuati dalla Procura della Repubblica di Montepulciano (SI).
Noi siamo stati onesti ed abbiamo fatto tutto questo rispettando tutte le leggi, adesso aspetteremo fiduciosi (speriamo non altri 6 anni) un Suo possibile contributo alla risvolta di questa nostra vicenda, che sarà cosa di interesse a tutto il popolo Italiano, poiché le ricchezze della nostra Archeologia sono, e fanno parte anche di tutti i cittadini, e della nostra unica e bellissima storia del passato e dei nostri antenati Etruschi.
La informiamo in fine che noi abbiamo continuato , (ormai per grande passione irrefrenabile) ad individuare altre cose nascoste, ed anche di rilevante importanza, ma per adesso rimarranno li dove sono state per circa 2473 anni, almeno fino a quando non ci saremo convinti che verremo trattati meglio in futuro da chi di dovere.
Pellegrini Giancarlo De Ieso Vito Romagnoli Stefano
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