I sopralluoghi avvenuti nelle 14 zone:

21-09-1995 : La caserma dei carabinieri di Sarteano ci convoca per avvertirci che Il Procuratore della Repubblica di Montepulciano ci voleva innanzi a Lui.
Ci presentiamo In Procura, muniti di libro, e cartine topografiche, e dopo aver spiegato in poche parole la vicenda al Sig. Procuratore (Federico Longobardi), lo stesso ordina una serie di sopralluoghi in tutte le14 zone, e pretende indicazioni precise (e non supposizioni), su i punti da scavare, fotografando minuziosamente, ogni nostra indicazione come prova di riferimento da archiviare, tutto questo, in presenza dei vari rappresentanti delle autorità competenti, tra i quali il Dott. Giulio Paolucci al tempo Ispettore Onorario della Soprintendenza locale.
Nello stesso tempo furono fatte dalla Procura, delle indagini su noi tre per accertare che non eravamo recidivi, o personaggi poco affidabili, o, che non avessimo commesso delle azioni illegali nell'individuare le suddette Tombe, (Scavi Saggi Ecc.), addirittura c'era la possibilità che venissimo accusati del reato di “Millantatori”, aver fatto ricerche non autorizzate ecc ecc. 

21-09-1995 Iniziani i sopralluoghi, con una ventina di auto e jeep , parteciparono:
Il Procuratore della Repubblica, dott. Federico Longobardi;
il C.T.U della Procura arch. Angelo Vittorio Mira Bonomi;

l'Ispettore Onorario per i Beni Archeologici,  Dott. Giulio Paolucci
;
il Brig. Comandante Inter.Staz Rur.o Moreno;
il V.Brig. Pietro Ventura;
1'app. Set. P.G. .,Vincenzo Veno;
il Sig. Giancarlo Pellegrini;
il Sig. Vito De Ieso; il Sig. Stefano Romagnoli;
il ML.llo Ml. re S.U.P.S. Luigi Tardani.
Ed una decina di assistenti dell'arma.

Con l'intera  trup incominciamo a visitare le  14 zone da noi indicate nella cartina topografica di riferimento, allegata all'esposto, e per ogni presunta struttura sepolta da noi indicata, vennero presi appunti e misure, complete di fotografie con uno di noi che indicava sempre con il dito il punto preciso dove si sarebbe dovuto scavare per portare alla luce le suddette strutture scoperte.

Tengo a precisare che (l'unico) rappresentante della Soprintendenza (Dott Giulio Paolucci) era contrariato, e disapprovava quasi tutte le nostre affermazioni, dicendo ogni volta che, in quel posto non poteva esserci niente, firmando ad ogni scrittura sul posto, la sua convinta dichiarazione, in una occasione lo sentimmo affermare anche: "Io Sarteano ve lo regalo (come zona archeologica), tanto non c'è niente di importante".

SEGUONO UNA SERIE DI DOCUMENTI ORIGINALI, I QUALI
SONO PROVA INCONFUTABILE DELLA AVVENUTA SEGNALAZIONE,
DI TUTTE LE NOSTRE SCOPERTE, IN PRESENZA (ANCHE), DI UN RAPPRESENTANTE
DELLA LOCALE SOPRINTENDENZA.
QUESTI DOCUMENTI CHE SEGUONO, ATTESTANO IN OLTRE, CHE DURANTE
L'INTERA VICENDA DELLE SCOPERTE FORTUITE, NOI NON COMMETTEMMO:
NESSUN TIPO DI REATO, NE TANTO MENO "RICERCHE NON AUTORIZZATE".