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IO CITTO TU CITTA
I SEGRETI NASCOSTI SULLE TERRE DEL RE PORSENNA”

 Il libro è stato finiti di scrivere IL GIORNO 18 SETTEMBRE DEL 1995, alla creazione hanno collaborato: Romagnoli Stefano, Pellegrini Giancarlo, e Vito De Ieso.

 Romagnoli Stefano ha curato la parte tecnica Archeologica e storico/scientifica.

 Giancarlo Pellegrini ha scritto i vari passaggi romanzati che si alternano tra un capitolo e l’altro.

 Vito De Ieso ha curato il montaggio e la parte grammaticale e dialettale.

 Ma veniamo alla spiegazione di “come è nata l’idea di questo libro”:

 Io Stefano Romagnoli, fin da piccolo, ho incominciato ad immagazzinare migliaia di informazioni, riguardanti il territorio in questione, essendo nato li, in campagna, ed avendo conosciuto parecchi anziani abitanti di queste terre, ho avuto modo di raccogliere, leggende , racconti, storie, e testimonianze, su tutto quello che riguardava la parte Archeologica di queste zone.

Fin da adolescente appassionato delle “tombe etrusche”, e di tutto quello che riguardava tesori nascosti, e storia antica, incominciai a fare di persona delle piccole ricerche, al solo scopo di verificare, vedere, e poi presupporre i punti dove si sarebbero dovuti trovare tesori ancora nascosti.

Studiando i posti dove si potevano vedere le sepolture già depredate, per poi paragonare le lori strutture geometriche, in luoghi dove non si vedevano ed erano ancora da scoprire.

Ben presto col passare degli anni mi resi conto di avere un “intuito2 per tutto quello che era di nascosto, molto al di sopra del normale, insomma sapevo individuare con estrema semplicità parecchie “cose nascoste”.

Un bel giorno conobbi Giancarlo e Vito, i quali mi proposero di sfruttare tutte le mie conoscenze ed esperienze, per scrivere un libro speciale, che avrebbe svelato dove si sarebbero trovati tutti i tesori, le strutture archeologiche, e tutto ciò che ancora era nascosto, ma che io ne conoscevo gli esatti punti.

Ecco come mettemmo insieme il libro, una serie di descrizioni dettagliate di 14 zone archeologiche, non solo parlandone e descrivendone quello che si poteva vedere di persona li sul posto, ma includendo nelle descrizioni quello che c’era ancora da portare alla luce, indicandone anche i punti.

Il lavoro più importante e faticoso, fu quello per individuare, (tramite ricerche storico/scientifiche), il famoso Sepolcro dove giaceva nascosto il RE PORSENNA.

Altra scoperta fortuita, molto importante fu la zona da noi chiamata "scalinata", nella Solaia, vicino a Castiglioncello sul Trinoro, nel libro descrivemmo questa imponete costruzione, della quale adesso se ne vede sono una parte, ove una scalinata in pietra portava ad una parete rocciosa, finendovi addosso.

In quel punto preciso secondo noi doveva esserci un ingresso che tramite una galleria, porta a quello che poteva essere stata una "città sotterranea", oppure un tempio, comunque qualcosa di simile.

Dopo la fatica per mettere insieme il tutto, e cercare di far filare i discorsi al meglio, saltò fuori il primo problema: se avessimo pubblicato il libro così come era avremmo corso il rischio di essere accusati, per aver messo a rischio il Patrimonio Archeologico, indicando di persona a tutti i punti esatti dove si trovavano certi “tesori”.

A Giancarlo venne allora un’idea: inserire nel libro una parte romanzata, nella quale alcuni protagonisti, si sarebbero incontrati nelle 14 zone archeologiche, solo per appartarsi e fare magari del sesso, e poi descrivendo loro quello che si vedeva, in questa maniera noi non avremmo indicato direttamente certi punti, ma li avrebbero raccontati i protagonisti della parte romanzata, che nella realtà non esistevano, in quanto erano personaggi inventati da noi.

Così facemmo, inserimmo nel libro che era “tecnico” una fattispecie di romanzo che si alternava alle descrizioni, praticamente tra un capitolo e l’altro.

Ci rendemmo conto ben presto che non bastava, fosse stato un romanzo dove dei protagonisti parlavano ed indicavano tesori nascosti, era comunque troppo pericoloso, pubblicare il libro.

E da allora incominciò il nostro calvario, nell’intento di voler fare le cose in regola, e comportarci da buoni ed onesti cittadini.

Tutto ciò è successo dopo lo si può leggere nel riassunto cronologico.